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Dalla Natura alla Lavatrice: Prepara il Tuo Detersivo Ecologico in Pochi Passi


Come promesso oggi andiamo a parlare della lavanderia e del mio personale sistema di lavaggio, stiratura e quant’altro. Per molti anni ho fatto uso dei detersivi che si trovano in commercio fino a quando ho capito il danno ecologico che i tensioattivi in essi contenuti causano all’ambiente. Quindi ho iniziato a cercare alternative valide che producessero risultati soddisfacenti anche per tessuti delicati come la lana e la seta. Se vuoi anche tu come me trovare un’alternativa ecologica seguimi in questo percorso di cambiamento alla ricerca di prodotti naturali.

La lavatrice

E’ un elettrodomestico indispensabile in ogni casa, in commercio ne esistono diversi tipi con moltissime funzioni e a basso consumo. Per me ho scelto una lavatrice che si carica dall’alto: la trovo molto più pratica rispetto a quelle con l’oblò, inoltre uso solo due programmi uno per i delicati e l’altro con le alte temperature. La centrifuga la imposto a bassa velocità poiché il bucato si stropiccia molto durante questa fase, poi si rende necessario stirare e questo è un lavoro che vorrei evitare. La lavatrice Necessita di una pulizia periodica del filtro e del cestello che io pratico facendole fare un lavaggio a vuoto a 95°C con 6 cucchiai di acido citrico.

Il detersivo

Ci sono molti modi per fare il bucato con saponi ecologici. In commercio ho trovato dei fogli biodegradabili che si mettono direttamente nel cestello della lavatrice e garantiscono una buon risultato. Certamente le macchie più ostinate devono essere prima trattate con sapone di Marsiglia altrimenti non vanno via. Una buona alternativa che io pratico con ottimi risultati è quella di creare un detersivo in polvere con soli tre ingredienti: sapone di Marsiglia, bicarbonato di sodio e cristalli di sodio. Troverai la ricetta in fondo all’articolo. Questo detersivo può essere generalmente utilizzato in lavatrice per la maggior parte dei tipi di bucato, per i delicati suggerisco di usare un detergente specifico in quanto questo tipo di detersivo è più efficace con acqua calda. Comunque bisogna provare per trovare il prodotto migliore alle proprie esigenze.

L’Ammorbidente

Se ne trovano di tutti i tipi con profumazioni diverse e colori sgargianti. Alcune volte ho visto donne aprire il tappo delle confezioni per annusarli. Io non li ho mai acquistati in quanto rilasciano sui tessuti un velo untuoso che conferisce morbidezza ma che è anche la causa di dermatiti da contatto. Uso invece il succo di un limone diluito con un litro di aceto bianco e ne verso 50 ml circa sulla vaschetta dell’ammorbidente. Per profumare il bucato aggiungo anche qualche goccia di olio essenziale alla lavanda.

Suggerimenti generali

I detersivi auto prodotti devono essere conservati in contenitori ermetici possibilmente di vetro e riposti in luogo fresco e asciutto. E’ utile etichettare e inserire la data di preparazione per tenere traccia della loro freschezza. In condizioni ottimali si conservano anche per mesi. Per ridurre lo spreco di acqua ti consiglio di avviare sempre la lavatrice a pieno carico. Io differenzio il bucato in tre categorie: capi delicati, capi colorati e capi delicatissimi che preferisco lavare a mano. Di solito sono tessuti in Cashmere, lana o seta che la lavatrice potrebbe infeltrire rendendoli inutilizzabili. Non utilizzo l’asciugatrice perché la ritengo superflua in quanto il bucato si asciuga anche quando fuori è brutto tempo. Ci vuole solo un po’ di pazienza e in 24/48 ore i capi sono asciutti.

Asciugatura e Piegatura

Una volta lavato il bucato deve essere messo ad asciugare. Se è bel tempo io lo dispongo su uno stendino esterno e quando fa molto caldo lo copro con un telo per evitare che i raggi solari macchino i capi. Altrimenti all’interno ho uno stendino alto adatto per le lenzuola o le tovaglie e un altro che si può agganciare al termosifone per accelerare l’asciugatura. Se prima di mettere il bucato sull’asta dello stendino, lo poni su di un piano allisciandolo, puoi evitare in seguito di doverlo stirare. Penso che sia chiaro il fatto che odio stirare: oltre che essere noioso ritengo sia uno spreco di tempo e denaro anche se talvolta mi trovo costretta a farlo. Per la piegatura mi avvalgo della tecnica usata da Marie Kondo, una scrittrice giapponese esperta di riordino più nota al mondo. Cerco sempre di piegare tutto il bucato per ridurre l’ingombro dentro gli armadi e nei cassetti.

Conclusioni

Per terminare questa carrellata di consigli pratici su come gestire il noioso compito di lavandaia/o, voglio dirti che non è importante il tipo di lavatrice che usi, tutte hanno più o meno le stesse caratteristiche. Oppure il tipo di detersivo, autoprodotto o non, sono altri i concetti che voglio trasmetterti. Cerca di evitare gli sprechi, presta attenzione a non inquinare le falde acquifere ed non usare i profumatori del bucato. Ma dimmi cosa ne pensi dei miei suggerimenti, se hai consigli e idee da dare condividile nei commenti sarò lieta di imparare qualcosa di nuovo. Ti ringrazio per avermi dedicato cinque minuti del tuo tempo e spero che l’articolo ti sia piaciuto. Ricorda sempre che un approccio sostenibile al lavaggio può portare a un notevole risparmio energetico e aiutare l’ambiente.

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