Quanto Costano le tue Abitudini di Consumo?
Eccomi tornata a parlare di ciò che mi sta a cuore e a cercare di renderlo interessante anche per te. In questo mondo così frenetico in cui tutti hanno fretta e il consumismo la fa da padrone fermati 10 minuti (che sono 10 minuti?) e starmi a sentire. Ti senti stanco o stanca di correre tutto il giorno? Arrivi a fine giornata con le mani e con i piedi? Se non hai voglia di continuare con questo ritmo e cerchi un’alternativa valida, allora sei nel posto giusto. Iscriviti alla newsletter, scrivi cosa ne pensi nei commenti. Mi daresti una mano a crescere sul canale e a capire se ti piacciono i miei contenuti. Ora andiamo a capire il concetto di semplicità nel consumo.
Che Cos’è il Consumo Consapevole?
Hai mai pensato a quanto potresti risparmiare riducendo i tuoi acquisti impulsivi? Se la risposta è no allora è ora di cominciare. Prima di dare una svolta alle mie abitudini in fatto di consumi mi è capitato molte volte di andare a fare spesa al discount per prendere “solo due tre cose” e di arrivare alla cassa con il doppio se non il triplo di quello che avevo in mente. Scommetto che anche a te sarà successa la stessa cosa. Ebbene si tratta di non essere consapevoli di quello che acquistiamo. Il consumo consapevole è una scelta deliberata di non lasciarsi trascinare dal ciclo incessante di “comprare per essere felici”. Perché è questo che crediamo quando acquistiamo i biscotti ai nostri figli pensando al famoso mulino della pubblicità. Oppure a quell’ammorbidente così profumato da farci fare sogni meravigliosi tra le braccia delle nostre coperte. Sono tutte utopiche ILLUSIONI. Devi pensare che puoi trovare la gioia in ciò che è significativo per te e che ha un valore diverso dai soldi. Pensa alla salute, al rispetto dell’ambiente e alle tue finanze la prossima volta che vai a fare la spesa. Se ti senti obbligato a comprare, resisti e aspetta un giorno. Se l’indomani dopo senti ancora il bisogno dell’oggetto, allora consideralo un acquisto necessario. Altrimenti, se lo dimentichi o non ti interessa più, probabilmente era un acquisto impulsivo e non essenziale. Ti assicuro che il più delle volte è questo quello che accade.
Quanto è importante?
Una vita passata nella semplicità può portare con se solo benefici a livello personale e non solo. Si riducono gli sprechi alimentari, secondo il Rapporto Rifiuti Urbani nel 2022, ogni cittadino italiano ha prodotto 502 kg di immondizia. Quindi un consumo consapevole migliora l’impatto ambientale che attualmente è disastroso. Basti pensare all’inquinamento delle acque e dei terreni, all’emissioni di gas serra, al consumo delle risorse. Purtroppo la lista è molto lunga ma se vuoi posso dedicare un articolo a questo argomento. Scrivi nei commenti cosa ne pensi e se anche tu stai facendo del tuo meglio per limitare il consumismo. Ricorda che quando finalmente smetti di inseguire l’ultimo modello di smartphone o il Rolex da 30 mila euro si apre un mondo nuovo, una vita più ricca e non parlo solo dei soldi.
Fai il Primo Passo
Quando torni a casa con la busta della spesa, invece di cominciare a mettere tutto a posto in fretta e furia, fermati a osservare bene quello che hai acquistato. Chiediti se quello che hai davanti è veramente necessario. Rifletti sulla possibilità di poterne fare a meno. Cerca di capire meglio le tue abitudini di acquisto e di consumo e comprendere dove devi migliorare. Per esempio l’ammorbidente: è veramente necessario? La risposta è si. Certo che è necessario prova però a fare a meno di acquistarlo al supermercato. Devi sapere che contiene tensioattivi che possono inquinare le nostre acque e allergeni nelle profumazioni. Usa invece l’aceto bianco che è inodore e costa 1 terzo dei classici ammorbidenti. Basta aggiungerne 100 ml a ogni lavaggio e qualche goccia di olio essenziale per profumare il bucato. Si inizia dalle piccole cose preferendo per esempio la pasta imbustata con la carta invece che con la plastica. la degradazione degli oggetti di plastica più grandi genera la formazione di microplastiche che rappresentano circa il 68-81% di quelle presenti nell’oceano. Questo vuol dire che noi letteralmente mangiamo plastica. Si, attraverso le varie specie che involontariamente, a loro volta si nutrono di queste microparticelle. Queste possono essere molto dannose per il nostro corpo poiché potrebbero interferire con il sistema endocrino umano tanto da produrre alterazioni genetiche. Se non mi credi vai a fare una ricerca come ho fatto io e ti stupirai di quello che troverai.
Conclusioni
Spero di averti instillato un po’ di consapevolezza nel tuo modo di fare gli acquisti. Siamo sempre noi i responsabili di quello che accade all’ambiente, da questo non si scappa. E’ inutile cercare colpevoli e scorciatoie o inventare scuse. Se per esempio nessuno comprasse più gli ammorbidenti vedrete che le grandi industrie smetterebbero di produrli. Tu ti chiederai se ce l’ho con gli ammorbidenti, in realtà potrei portarti altre mille esempi come i biscotti o semplicemente il pane. Non mi venire a raccontare che non hai tempo per metterti ad autoprodurre, è solo una scusa. Controlla sul tuo smartphone ultimo modello, quanto tempo trascorri ad usarlo. Quello che vedi è tempo perso o meglio soldi persi perché il tempo di ognuno di noi ha un valore. Rifletti bene su quello che ti sto dicendo: la prossima volta che fai un acquisto fallo con maggior consapevolezza. Inizia a fare qualcosa mettendo un commento e condividendo questo articolo, cerchiamo insieme di coinvolgere più persone possibili in questo canale. Grazie.