Hai mai sentito parlare del shrinkflation? In base a dei controlli eseguiti da Altroconsumo , una nota associazione a difesa dei consumatori, le confezioni si fanno più piccole e il peso del contenuto si fa più leggero. In contemporanea le tasche si alleggeriscono ulteriormente. Un esempio che mi hanno fatto notare è la confezione di lievito per dolci (di cui non faccio il nome) che prima conteneva tre bustine, indovina un po’? Adesso ne contiene solo due allo stesso prezzo!
Origini
Non tutti lo sanno ma in questi ultimi anni le aziende produttrici si sono inventate un modo per non farci notare la variazione di peso dei prodotti mantenendo lo stesso prezzo. Il termine infatti è l’unione di due parole: “shrink” (ridurre) e “inflation” (inflazione), e riflette una forma subdola di inflazione che può non essere immediatamente evidente a noi poveri consumatori. Le aziende possono ricorrere allo shrinkflation per vari motivi, soprattutto per mantenere i margini di profitto in risposta all’aumento dei costi di produzione, come materie prime, manodopera, trasporto o per far fronte a pressioni economiche senza aumentare esplicitamente il prezzo finale. Come difenderci da questo fenomeno? Non esiste una legge che impedisca tale pratica, le aziende sono generalmente obbligate a indicare chiaramente qualsiasi modifica delle dimensioni o del peso sul packaging. Quindi tocca a noi consumatori fare attenzione.
Come Riconoscere lo Shrinkflation
Non è facile capire se i prodotti di uso quotidiano, hanno subito una shrinkflation quando andiamo a fare la spesa. Specialmente se andiamo di fretta e furia. E’ buona norma fare attenzione al prezzo unitario del prodotto senza lasciarsi ingannare dalle confezioni o dalle promozioni. Le diminuzioni variano da pochi grammi o millilitri fino a superare il 30% del peso iniziale.
Esempi pratici
Si può osservare in alcune lattine di bibite la base inferiore aumentata verso l’interno con la conseguente riduzione del contenuto. Esternamente sembra uguale con il risultato evidente di trarre in inganno il consumatore. Le patatine confezionate in tubo sono passate da 200gr a 175gr mantenendo la stessa confezione e lo stesso prezzo. Anche i bagnoschiuma e sapone liquido hanno subito la stessa sorte. Purtroppo non c’è una categoria dove lo shrinkflation non compaia, è stato evidenziato persino nelle confezioni di affettati di noti brand italiani come Rovagnati e Aia.
Pratiche difensive
E’ importante rimanere informati e lo si può fare tramite le associazioni come Greenme o Altroconsumo che hanno portato alla ribalta questo abuso delle aziende produttrici. Esistono anche gruppi Facebook e Telegram ai quali iscriversi per restare aggiornati. Solo in questo modo si può prendere coscienza di quello che acquistiamo e decidere se preferire un prodotto rispetto a un altro. Ma allora dobbiamo avere sempre una calcolatrice a portata di mano?
Conclusioni
E’ importante essere consapevoli di cos’è lo shrinkflation poiché incide direttamente sul potere d’acquisto e sulla percezione del valore dei prodotti acquistati. Può limitare la capacità di noi consumatori di fare scelte informate, perché le modifiche non sono sempre evidenti o comunicate chiaramente sulle confezioni. Contribuisce all’aumento dei costi della vita, si finisce per pagare di più per meno prodotto, spesso senza rendersene conto. E’ necessario educare se stessi e gli altri su questo fenomeno per fare scelte d’acquisto e consumo responsabili.
Hai notato anche tu questo fenomeno? Se pensi che io abbia omesso qualcosa o hai da aggiungere qualche suggerimento, scrivilo qui sotto nei commenti. Grazie per aver letto questo articolo.