Riciclare o reciclare?
Si manifesta spesso il dubbio su come si scrive questo termine così usato, in realtà la forma scritta da poter usare è “riciclare” attestata nel 1959. Resta però i fatto che è di uso commune nel linguaggio la parola reciclare in tutte le sue coniugazioni.
Introduzione
In questo blog si parla molto dell’importanza della riduzione degli sprechi per la sostenibilità ambientale. in particolare di decluttering e Minimalismo. In Italia, secondo il rapporto dell’ ISPRA, nel 2022 la produzione nazionale di rifiuti urbani è diminuita del 1,8% rispetto al 2021. Questo è un fatto incoraggiante, significa che ci stiamo responsabilizzando ma la strada è ancora lunga. Abbiamo comunque prodotto complessivamente 29 milioni di tonnellate di rifiuti. Oltre a essere eco-friendly, minimalisti e risparmiatori concetti di cui non mi stuferò mai di parlarvi, possiamo intraprendere anche l’arte del riciclo. Si perchè se ogni volta che decidiamo di buttare qualcosa lo guardassimo invece con occhi creativi, ci renderemo conto che quell’oggetto potenzialmente potrebbe rinascere a un uso diverso di quello per il quale è stato concepito. Esistono molti canali you-tube di tutorial su come riciclare qualsiasi oggetto e trasformarlo in tutt’altro. Basta avere pazienza, tempo e, sopratutto molta, molta, moltissima fantasia.
Idee creative di riciclo
Quante volte compriamo barattoli di marmellata, di miele o di maionese e una volta usati li buttiamo via? Eppure sono di vetro e possono essere utili in tantissimi altri modi.
Una volta lavati e staccata l’etichetta si possono usare come contenitori e se il coperchio non ci piace basta prendere pennello e vernice per cambiargli il look. Sono molto comodi perchè la loro trasparenza ti permette di vedere subito il contenuto. Possono essere utilizzati in cucina nel bagno e persino nel bricolage: personalmente ne ho uno anche per mettere i bottoni.
Non ho parlato di bottoni a caso. Qualcuno di voi quando butta un indumento ormai inutile recupera i bottoni laddove ci sono? Io si, e vi dirò di più: recupero anche le zip e le applicazioni che mi piacciono per rattoppare qualche pantalone e dargli un nuovo aspetto. Ora qualcuno dirà che ho qualche problema. Si forse avete ragione, sono un pò esagerata nel voler riciclare la qualsiasi cosa. Però se riucissi a trasmettervi l’importanza di agire per ridurre i rifiuti e quindi di approcciarsi al riciclo creativo, magari con meno ossessione della mia, avrei ottenuto il mio scopo.
Sono innumerevoli i riusi che possiamo fare degli oggetti prima di farne dei rifiuti. Dalle scarpe, dalle quali recupero i lacci, alle pentole antiaderenti ormai scheggiate e inutilizzabili ma utili come porta vasi per esempio. Dalle vecchie bottiglie si possono realizzare lampadari, da cornici inutilizzate orologi o specchi. Si possono trasformare gli oggetti con il decoupage: una famosissima tecnica decorativa applicabile su quasi tutte la supefici e combinabile con la tecnica dello stencil. Dai barattoli di tonno si possono ricavare dei portacandele molto carini da regalare a Natale. Quindi… spazio alla creatività!
Tutorial porta penne
Ci sono moltissimi tutorial nel web su qualsiasi proggetto si voglia realizzare, qui voglio riportarvi quello che è stato il mio primo lavoro di riciclo realizzato quando avevo diciassette anni. Era il compito di economia domestica, una materia che purtroppo non si insegna più nelle scuole e che a mio modesto avviso andrebbe ripristinata. Ma non divaghiamo e concentriamoci sull’occorrente.
Ci dobbiamo procurare un rotolo come questo oppure un barattolo.
Delle mollette per il bucato possibilmente inutilizzabili come tali.
Colla vinilica o colla a caldo. servirà per attaccare le mollette di legno al rotolo di cartone o al barattolo.
Del semplice cartone che potete recuperare da qualsiasi imballaggio.
Si procede separando le mollette dalla molla e incollandole lungo la parete del rotolo o barattolo dalla parte piatta tutte nello stesso verso. Se usate il rotolo alla base va incollato un cerchio di cartone e il porta penne è pronto, se volete potete verniciarlo con il colore che più vi piace. Questo è un tutorial adatto anche ai bambini, al quale potete ispirarvi.
Conclusioni
Giunti ormai alla fine di questa carrellata di consigli e suggerimenti su come ricreare un manufatto e inventarsi un suo nuovo utilizzo, torno a ribadire il concetto di quanto possiamo fare di buono e utile per ridurre all’essenziale la produzione di rifiuti. Noi occidentali siamo lanciati verso l’idea che dobbiamo sempre acquistare dagli alimenti all’abbigliamento, dalle auto agli smartphone contribuendo così al consumismo sfrenato. Con l’arte del riciclo oltre alla riduzione degli sprechi sviluppiamo la nostra creatività impigrita dall’avvento sempre più invadente della tecnologia e dell’intelligenza artificiale. Con questo non voglio dire che la tecnologia sia un male, senza di lei non avrei potuto creare questo blog e non avrei potuto interagire con voi. Ma come dico sempre io: c’è una misura per tutto, molto spesso però ce ne dimentichiamo.
Scrivete pure nei commenti se questi progetti di riciclo vi piacciono, se avete delle idee da proporre o per chiedere consigli su questi argomenti. Mi farebbe molto piacere capire se dare nuova vita agli oggetti che altrimenti andrebbero nei rifiuti è condivisibile. Vi ringrazio per aver avuto la pazienza di leggere il mio articolo fino alla fine e vi auguro un buon riciclo.